viaggio obliquo (poesie 1995-2009)

Collana Arno
Età di lettura: +16

16,00

a cura di Camilla Miglio e Theresia Prammer
Traduzioni di Alessandro Baldacci, Alberto Destro, Camilla Miglio, Theresia Prammer

Spostamento è salto, «dal cervello alla pancia»; trapianto di corpo, corpo in parti; evento cromatico, musicale, indotto dall’assenza e dal desiderio. Se il desiderato è assente il mondo si predica e contrario: i prati sono rossi, bocca e sangue verdi. Bluastra è la sfinge, o la faccia mai divenuta viso del non nato. Il corpo fatto a pezzi si dissolve nella natura: nuvola e campo, radicina e foglia. Il viaggio è interno: peregrinazione tra una memoria di corpo che si sfalda e la natura diffranta. Grande il trauma, toccato con mano, sparso per indizi nel poemetto damasco, manovra. Corpi sono i luoghi, le pietre, le fortezze, le dune. Parole dell’altra lingua risuonano nel tragitto di un verso: toccare luoghi è toccare fibre intime, è arrivare con le mani nell’altro, ricomporlo in un canto frammentario, a singulti, per visioni splendenti come fate morgane.

Viaggio obliquo apre al lettore italiano una regione tra psiche e soma, uno sguardo intermittente tra profondità del ricordo ed evidenze della storia; rivela una voce tra le più acuminate e potenti della letteratura tedesca contemporanea.

Temi trattati: Letteratura tedesca
Categoria: Letteratura / Poesia

Non disponibile

Codice/ISBN 9788889312650
Pagine 224, BN
Formato 15x23cm
Allestimento Brossura filo refe
Anno di pubblicazione 2009
Lingua Italiano

a cura di Camilla Miglio e Theresia Prammer
Traduzioni di Alessandro Baldacci, Alberto Destro, Camilla Miglio, Theresia Prammer

Spostamento è salto, «dal cervello alla pancia»; trapianto di corpo, corpo in parti; evento cromatico, musicale, indotto dall’assenza e dal desiderio. Se il desiderato è assente il mondo si predica e contrario: i prati sono rossi, bocca e sangue verdi. Bluastra è la sfinge, o la faccia mai divenuta viso del non nato. Il corpo fatto a pezzi si dissolve nella natura: nuvola e campo, radicina e foglia. Il viaggio è interno: peregrinazione tra una memoria di corpo che si sfalda e la natura diffranta. Grande il trauma, toccato con mano, sparso per indizi nel poemetto damasco, manovra. Corpi sono i luoghi, le pietre, le fortezze, le dune. Parole dell’altra lingua risuonano nel tragitto di un verso: toccare luoghi è toccare fibre intime, è arrivare con le mani nell’altro, ricomporlo in un canto frammentario, a singulti, per visioni splendenti come fate morgane.

Viaggio obliquo apre al lettore italiano una regione tra psiche e soma, uno sguardo intermittente tra profondità del ricordo ed evidenze della storia; rivela una voce tra le più acuminate e potenti della letteratura tedesca contemporanea.

Ulrike Draesner

Ulrike Draesner (Monaco, 1962) ha studiato germanistica, anglistica e filosofia a Monaco, Oxford e Salamanca. Dal 1994 si è dedicata esclusivamente alle attività di scrittura, traduzione e critica letteraria (www.draesner.de). Dal 1996 vive a Berlino.Della sua produzione in prosa fanno parte il romanzo Mitgift, la raccolta di racconti Hot Dogs e il romanzo Spiele. Tra le sue numerose raccolte di poesia: gedächtnisschleifen (1995, Suhrkamp), anis-o-trop (1997, Rospo), Lichtpause (1998, Volk & Welt), für die nacht geheuerte zellen (2001, Luchterhand), kugelblitz (2005, Luchterhand) e infine berührte orte (2008, Luchterhand).
 

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