«… ecco Memoriré di Marco Ceriani, poeta tra i migliori della sua generazione.
Per la morte siamo sì il contegno
con cui morte permette il suo stame
dalla morte ci separi come il legno
dai trucioli piumosi delle pialle…
Perfezione fonico-ritmica, lessico imprevedibile e follia combinatoria che fa pensare a Raimond Roussel, sono il rituale di questo poeta fanatico di Holan, Kafka e Dreyer per rendere sopportabile la collisione fra realtà esterna e realtà interna, e dare un senso in più all’una e all’altra. il titolo è l’incipit di un sonetto di Vallejo: Me moriré en Paris, morirò in aprile…»
Patrizia Valduga
D di Repubblica n°178 5-11-2010
Recensioni
Non ci sono ancora recensioni.