Serie Montecristo n.3
Postfazione di Stefano Perullo
Se fosse vissuto in un’altra epoca, sarebbe stato uno schiavo ai remi di una galea o alla costruzione delle piramidi. Se fosse nato scimmia, le altre scimmie gli avrebbero rubato le sue banane. Ovviamente parliamo del nostro ergastolano, l’eterna vittima designata.
Cerca di fare amicizia e gli rompono gli occhiali. Evade ma non c’è bisogno di cercarlo (troverà da solo la strada per tornare). E quando decide di fare uno sciopero della fame e “morire piuttosto che mangiare” probabilmente ha ancora preso la decisione sbagliata: come suggerisce il cuoco stesso, “con il rancio della prigione una cosa non esclude l’altra”.
Ma se qualcosa dovesse ancora andare storto c’è sempre il dottore della prigione il quale assicura (o minaccia?) che non lascerà morire nessuno così facilmente…
Terzo capitolo della serie più filosofica ed esistenziale (finora!), ma non per questo meno caustica ed esilarante, prodotta dal genio di Arkas.
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