Galvão

GalvãoA Galvão non piace parlare di sé. A Galvão non piace nemmeno il calcio. Non gli è mai piaciuto. Per questo ha speso gran parte della sua infanzia disegnando in modo compulsivo. A Goiânia, città sperduta al centro del Brasile e contaminata, nel 1987, da una capsula abbandonata di cesio 137.

Ha ormai visto pubblicare i suoi lavori – dallo stile intriso di radiazioni, sogni perduti e paranoia urbana – su molti quotidiani e periodici brasiliani. In Italia è noto per la sua striscia VIDA BESTA apparsa sulla rivista «Internazionale».

Adesso vive al sud, in un’isola immaginaria al largo di Florianópolis, dove trova ispirazione per scrivere, disegnare e dipingere.